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Il Consorzio Tutela Vini Montecucco torna al Vinitaly

Il Consorzio Tutela Vini Montecucco torna al Vinitaly

Dopo il ProWein, il Consorzio toscano è pronto a incontrare il pubblico internazionale al Salone veronese del vino e dei distillati Pad. D – Stand E2

Dal 9 al 12 aprile 2017 il Consorzio Tutela Vini Montecucco sarà nuovamente al Vinitaly, la Fiera Internazionale di Verona dedicata al mondo del vino e dei distillati, e si presenterà al pubblico internazionale attraverso un spazio espositivo completamente rinnovato e dedicato, in cui, oltre al bancone e al tavolo del Consorzio – dove i visitatori avranno la possibilità di degustare oltre trenta etichette della Denominazione – troveranno posto altre sette aziende associate.

Forte degli ottimi risultati ottenuti al ProWein di Düsseldorf appena concluso (19/21 marzo 2017), i “Vini del Monte Amiata” – non solo il Sangiovese, fiore all’occhiello della DOCG – sono pronti ad accogliere anche il grande pubblico di Verona e a continuare dunque l’attività di promozione internazionale in occasione della più importante vetrina italiana del vino. Il Montecucco è il gioiello enologico della Maremma, coltivato sulle pendici dell’antico vulcano Amiata. Le uve allevate in terreni di origine vulcanica, come risaputo, conferiscono ai vini insieme grande complessità, sapidità, mineralità, acidità e freschezza, un corredo qualitativo difficilmente ottenibile in altre aree e tipologie di suolo.

“Questi appuntamenti fieristici, come il ProWein e il Vinitaly, rappresentano importanti occasioni di incontro e di confronto con un pubblico sia specializzato – di buyer, stampa e professionisti del settore – sia di appassionati in cerca di novità nel panorama enoico nazionale e internazionale” dichiara Claudio Carmelo Tipa, Presidente del Consorzio Tutela Vini Montecucco, e continua “Qui il Montecucco si presenta come realtà toscana che, anno dopo anno, acquisisce forza, affermazione, e soprattutto grande consapevolezza di poter guadagnare fiducia e terreno nel mercato italiano ed estero”.

A maggio il Consorzio volerà a New York per un evento rivolto esclusivamente alla stampa di settore dove saranno presentati dieci vini di altrettante aziende, per continuare ad accrescere la conoscenza della Denominazione anche negli Stati Uniti, un mercato già importante per i vini toscani in generale, ma che promette ulteriori margini di crescita.

Il Montecucco, la nuova promessa del vino toscano, nasce dalle uve coltivate con passione nei 7 comuni della denominazione di origine controllata e garantita, la DOCG in vigore da settembre 2011: Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano.

Nuova frontiera del vino toscano, la Denominazione, con le sue 63 aziende associate, punta a uno sviluppo che possa coniugare gli aspetti produttivi con quelli promozionali e turistici del territorio: la zona, altamente vocata alla produzione del Sangiovese, gode di condizioni climatiche estremamente favorevoli, vicino al Mar Tirreno – da cui dista solo pochi km in linea d’aria – e all’ormai spento vulcano Amiata, che con i suoi 1.738 metri di altezza domina tutto il territorio compreso tra la Maremma, la Val d’Orcia e la Val di Chiana. Qui si sono succeduti Etruschi, Romani, Longobardi, monaci benedettini, dominio senese e la famiglia dei Medici: una stratificazione storica che ha lasciato tracce indelebili e testimonianze che ancora oggi sono visibili nei borghi, negli stupendi agriturismi e nelle dimore d’epoca, nella produzione di olio e, soprattutto, di vino.

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