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Vino e musica: l'esperimento di Vessicchio

Vino e musica: l’esperimento di Vessicchio

Musica divina! Curioso esperimento del Maestro Vessicchio in occasione della XVIII edizione di Sorsi d’Autore

 

Grande successo per Sorsi d’Autore, la manifestazione organizzata da Fondazione Aida tenutasi dal 22 giugno al 2 luglio per celebrare la cultura, l’eccellenza enogastronomica, il patrimonio artistico e paesaggistico veneto. Grande apprezzamento anche per il vino Tedeschi che ha inaugurato questa XVIII edizione. Durante la serata, Capitel Nicalò Valpolicella DOC Superiore 2015 è stato protagonista di un curioso esperimento condotto dal Maestro Beppe Vessicchio, invitato a presentare il suo libro “La musica fa crescere i pomodori”, in cui mette in luce gli effetti positivi della musica su tutti gli esseri viventi, piante incluse.

Davanti a un pubblico divertito e attento, ai sommelier AIS Veneto e a Sabrina Tedeschi, in rappresentanza della Famiglia, il Maestro ha trasmesso le frequenze di una sua composizione di ispirazione mozartiana al Valpolicella Tedeschi per testarne le “reazioni”. “È sicuramente stata un’esperienza curiosa in cui vino e musica, due piaceri della vita, due “mondi sensoriali” differenti, si sono incontrati in armonia! L’esperimento – chiaramente – non aveva valore scientifico, ma introduce la teoria secondo la quale la musica potrebbe, potenzialmente, influire sul carattere del vino.” afferma Sabrina Tedeschi.

Tedeschi, azienda storica della Valpolicella e parte delle Famiglie dell’Amarone d’Arte, ha fatto dell’ascolto dell’armonia e delle esigenze della natura uno dei punti fermi per la produzione dei suoi vini, esclusivamente provenienti da vitigni autoctoni. Questo approccio, già intrapreso da papà Renzo a partire dagli anni ’60, l’ha vista partner ideale della serata che vedeva coinvolto, insieme al Maestro Vessicchio, anche Giuseppe Maria Ricchiuto, fondatore di Specchiasol. Fondamentale per la Famiglia unire l’esperienza, la tradizione e l’ascolto della natura con l’intensa attività di ricerca che ha da anni avviato anche in collaborazione con l’Università di Verona. La ricerca scientifica, infatti, è la strada scelta da Tedeschi per assicurare vini di elevata qualità. Una strada complessa, lunga e onerosa ma indispensabile poiché consente di comprendere meglio il terroir e di assicurare una costante qualità di produzione.

Tedeschi, una delle aziende storiche della Valpolicella, produce vini potenti, eleganti e dotati di grande personalità e tipicità. L’attenzione alla tradizione, l’orientamento all’innovazione, la conoscenza del territorio sono gli elementi che ne definiscono l’identità. Per fare grandi vini, come l’Amarone, ci vogliono pazienza e dedizione, che per la famiglia Tedeschi significano però anche sollecitudine nel fare, attenzione al dettaglio, e cura verso le attitudini. Questi valori, si traducono in uno stile, lo stile Tedeschi, fedele al territorio e ai vitigni autoctoni e capace di interpretare al meglio ogni singola vendemmia in modo che anche l’andamento della stagione diventi parte integrante del vino. Uno stile nato nei primi anni ’60, quando Lorenzo Tedeschi ebbe la felice intuizione di vinificare separatamente le uve del vigneto Monte Olmi dando origine a uno dei primissimi cru della Valpolicella e a un vino che è diventato il porta bandiera dell’azienda.

5 Luglio 2017

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